giovedì 16 dicembre 2010

Tensioni, contraddizioni, antichi retaggi, seguendo l'odore dorato del petrolio

Consigli per la lettura. Dal sito web "Il reporter" ecco la recensione di un volume che racconta secondo un'interessante prospettiva la realtà odierna, confusa e travagliata, della terra caucasica: si intitola SETA NERA, scritto da Rafael Dezcallar, edito da Fbe Edizioni.


Seta Nera non è solo un libro. E’ un viaggio fisico e mentale in una zona del pianeta remota, non tanto per una mera questione di distanza, ma per cultura, tradizione, storia.

Questa è la storia di un mondo, quello delle ex repubbliche sovietiche a cui, solo di recente, è stata concessa la libertà, la democrazia. Giovani Stati che, come bambini privi di guida, sono disorientati e cercano di recuperare il proprio senso di appartenenza, la propria individualità come nazione. Ancorati in mezzo a due mondi, quello del passato, ingombrante come l’Urss e quello del futuro incerto.

Lo scrittore, Rafael Dezcallar, viaggiatore, diplomatico, attraverso le sue parole ci mostra una realtà a lui ben nota ed è proprio grazie a tale conoscenza che ogni dettaglio, ogni sfumatura della narrazione è realistica, concreta.

Partendo dal Belgio, si giunge sino a Baku, in Azerbaigian, terra che serba nel proprio sottosuolo immense ricchezze petrolifere, scenario di lotte di potere politico, corrotto, malsano, nepotistico nascoste da una facciata, non troppo curata, di perbenismo che vuole mostrare un cambiamento rispetto al passato sovietico, ma che in realtà ne conserva, fin troppo, gli aspetti preponderanti.

Nulla è cambiato, i metodi repressivi del KGB, gli omicidi, lo spionaggio, la guerriglia civile interna, i dissapori con i paesi confinanti, le diatribe tra Stati asiatici dovute al possesso dei territori e, sullo sfondo gli interessi dell’Occidente a sfruttare le risorse della zona, l’oro nero, da sempre ambito dall’Europa e, soprattutto dagli Stati Uniti.

Un racconto avvincente, moderno, chiaro che appassiona per la scrittura semplice, efficace, per i suoi personaggi che danno forza e coerenza al libro. Juan, giovane ingegnere spagnolo, trasferito nel Caucaso per lavoro, viene catturato dalle atmosfere azere che calamitano ogni fibra del suo essere verso un popolo eterogeneo, composto da volti e colori diversi, generato da quel caleidoscopio di razze che era l’Urss.

La Cecenia, il Nagorno-Karabakh, encalve armena in Azerbaigian, Mosca, Baku, l’Armenia, il Kazakistan, l’intero Caucaso è nelle pagine di “Seta Nera”, tramite piccoli dettagli come la sua tipica cucina, la vodka, la descrizione dei luoghi e la complessità della sua geografia politica post-sovietica.

Questa è una storia di spionaggio internazionale, ma anche di viaggio, d’amore e di guerra fredda. E’ quasi come se ogni paese del Caucaso, non fosse solo l’ambientazione, ma un altro protagonista che racconta di sé, si presenta per confermare al lettore la propria esistenza.



Cl.Ri

1 commento: