mercoledì 12 maggio 2010

Un mosaico linguistico


Ma che lingue si parlano nell'area caucasica? Organizzare un discorso unitario è francamente impossibile. La frammentazione la fa da padrone, non è un caso se i cronisti arabi dei primi secoli definivano queste montagne come la "terra delle mille lingue".

Ma tant'è, proviamoci. Da una parte abbiamo il lungo elenco degli idiomi indigeni, conservati con grande orgoglio e tenacia nel corso del tempo: mettiamo dentro il georgiano, le parlate dei popoli circassi, abkhazi, ceceni-ingusci e la miriade di dialetti daghestani.
Nella parte nord-orientale sono diffuse lingue di matrice mongola-altaica, scendendo lungo la costa caspica incontriamo poi l'azero, derivato della famiglia iranica. Nel medesimo ceppo rientra anche l'osseto, mentre l'area ciscaucasica propone l'armeno, lingua dotata come il georgiano e altri dialetti di un alfabeto e una letteratura propri.

Le influenze, se vogliamo azzardare una classificazione d'insieme, sono di vario ordine: soprattutto turche, persiane, russe. Ma è giusto parlare di veri e propri idiomi, ciascuno dotato di una precisa caratterizzazione, cementificata da secoli di isolamento geografico e periodiche contaminazioni.

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