mercoledì 15 settembre 2010

Settembre di sangue, Caucaso sempre più violento

Un settembre sinora terribile, fatto di stragi, attentati, vittime soprattutto tra i civili. In due settimane le regioni caucasiche di Ossezia, Inguscezia e Daghestan hanno registrato almeno 50 morti e 200 feriti. Un bilancio di guerra, un'escalation di violenze sempre più forte e inarrestabile.


Sembra chiaro che il controllo sta sfuggendo di mano al governo russo, ma, quel che forse è più grave, il dolore per la scomparsa dei cari alimenta il fuoco dell'odio - storicamente mai estinto - tra le varie etnie che popolano la regione. Emblematica la reazione degli osseti nei confronti degli ingusci, considerati responsabili per l'autobomba lanciata e fatta esplodere nel mercato di Vladikavkaz.


Di seguito lascio spazio alle principali notizie d'agenzia.

14 Sett. (L'Occidentale) - Rischio di conflitti etnici nel Caucaso del nord: dopo l'attentato kamikaze del 9 settembre scorso in un mercato di Vladikavkaz, capitale dell'Ossezia del nord (17 vittime e quasi 200 feriti), alcune centinaia di abitanti locali hanno tentato di vendicarsi marciando dapprima in città al grido di "Avanti Ossezia" e poi contro il villaggio inguscio Kartsà: la pista dell'attentato, infatti, porta all'Inguscezia. Per bloccare la folla, come racconta oggi il quotidiano Kommersant, sono intervenuti in massa polizia, militari e agenti antisommossa (Omon).
Il villaggio era già stato oggetto di attacchi dopo un analogo attentato allo stesso mercato nell'aprile del 2002 (una decina di morti). Stessa reazione dopo la tragedia della scuola di Beslan nel settembre del 2004, ma in quell'occasione le forze dell'ordine bloccarono i manifestanti. Ossezia e Inguscezia, la prima a maggioranza ortodossa, la seconda musulmana, sono in conflitto da lungo tempo. Piu' di 300 persone hanno inoltre protestato contro il fallimento delle autorita' nel prevenire l'attacco, chiedendo un incontro con Taimuraz Mamsurov, il leader dell'Ossezia del Nord.


14 Sett. (Apcom-Nuova Europa) - Un attentato è stato oggi portato a termine in Inguscezia, una delle instabili repubbliche del Caucaso russo, nei confronti di Khamzat Chumakov, un imam considerato nemico del fondamentalismo islamico. Secondo quanto riferisce l'agenzia di stampa Interfax, il religioso è stato portato in ospedale in gravi condizioni. "Alle 8.40 circa ora di Mosca (6.40 in Italia) un'esplosione è avvenuta sotto l'auto VAZ-2107 dell'imam, nel quartiere di Ekazhevo a Nazran. E' stato trasportato in un locale ospedali in gravi condizioni", ha riferito una fonte del ministero degli Interni inguscio a Interfax. Chumakov guida la moschea del quartiere Nasyr-Kort di Nazran ed è noto per le sue dure critiche nei confronti dei militanti islamici, dei loro complici e dei seguaci delle forme radicali di Islam.
Nel frattempo, in una zona boschiva della Cecenia, due presunti militanti islamici sono stati uccisi dalle forze speciali.


13 Sett. (Ap-Apcom-Nuova Europa) - Continua a scorrere il sangue nel Caucaso russo. Il ministro degli Interni di Mosca ha annunciato che tre presunti militanti islamici, due poliziotti e un amministratore regionale sono stati uccisi stamane in una sparatoria in Daghestan. Gli scontri avvenuti questa mattina vengono dopo che nel weekend almeno 10 militanti islamici sono morti in scontri con le forze di sicurezza e di polizia, secondo quanto riporta l'agenzia di stampa Interfax. Inoltre, ieri, in un raid i militanti islamici sono riusciti a uccidere nella capitale provinciale Makhachakala un ufficiale delle forze di polizia, il tenente colonnello Gapal Gadzhiev. Vyacheslav Gasanov, portavoce dell'ufficio regionale del ministero degli Interni, ha spiegato che oggi nel villaggio di Komsomolskoye, al confine con la Cecenia, è stata circondato un covo di militanti , che hanno rifiutato di arrendersi e hanno ucciso un amministratore del villaggio che cercava di convincerli a lasciare le armi.














11 Sett. (Apcom-Nuova Europa) – Una granata a bordo di un’auto ministeriale in una zona residenziale di Vladikavkaz, nel Caucaso russo, e’ esplosa oggi. Nessuna vittima ma ancora molta paura dopo il sanguinoso attentato di giovedi’, che ha visto la morte di 17 persone sempre in Ossezia del Nord, in un mercato. “Non e’ un atto terroristico”, fanno sapere dal ministero dell’Interno della piccola repubblica federata. Il canale statale Vesti riporta tale dichiarazione lasciando tuttavia l’ombra del dubbio. La granata potrebbe essere esplosa forse a causa di un trattamento negligente, si specifica. Il proprietario della vettura fa infatti parte delle forze di sicurezza che dipendono dal Ministero dell’Interno.
Dura la replica del presidente russo Dimitri Medvedev: "Elimineremo queste canaglie, senza troppe formalità".


9 Sett. (Apcom-Nuova Europa) - Ammonta a 18 il bilancio delle vittime dell'attentato suicida avvenuto stamani in pressi del mercato di Vladikavkaz, in Ossezia del nord. Lo ha comunicato a Interfax un portavoce del ministero della Salute nord osseto. I feriti sono 123 di cui 90 in condizioni molti serie, mentre dieci lottano ancora contro la morte, secondo l'inviato presidenziale russo nel distretto federale del Caucaso del Nord Alexander Khloponin, che ha incontrato il ministro della Salute nord osseto Vladimir Selivanov. Khloponin, che ha visitato i feriti in ospedale, ha detto che la polizia sta già raccogliendo informazioni suoi possibili autori dell'attentato.

7 Sett. (Apcom-Nuova Europa)
- L'esplosione di una bomba ha fatto deragliare oggi un treno merci nella repubblica russa del Daghestan, nel Caucaso settentrionale. Secondo fonti investigative locali, diversi vagoni del treno merci sono deragliati. Domenica un kamikaze s'è fatto saltare in aria davanti a una caserma, uccidendo quattro persone e ferendone una trentina.

2 Sett. (Apcom-Nuova Europa) - Ancora violenze e morti nel Caucaso russo. In Daghestan è stato ucciso il capo di un dipartimento regionale dell'Fsb, i servizi segreti russi eredi del Kgb, il tenente colonnello Ahmed Abdulaev. Secondo le prime ricostruzioni l'esplosione è avvenuta quando l'agente si è seduto in macchina, vicino a casa, per andare al lavoro. Un vigile, Zalumhan Gadzhiyasulaev, ha sentito il rumore dell'esplosione e si è avvicinato: ha visto due persone sconosciute che tentavano di fuggire verso il bosco. Questi fuggendo gli hanno sparato, ferendolo. Nella vicina Inguscezia, degli aggressori hanno fatto irruzione nella casa di un poliziotto a Ordzhonikdzevskaya: hanno aperto il fuoco, uccidendolo e ferendo la moglie.

Cl.Ri.

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