In particolare, in quest'area, la situazione sembra essere precipitata dopo l'uccisione a marzo 2010 di Anzor Astemirov, il principale ideologo dell'Emirato del Caucaso guidato da Dokka Umarov.
Da allora è stata un'esclation. I militanti islamici hanno colpito diversi "luoghi di perdizione" - come night club, locali di spogliarello e case di prostituzione - e diversi esponenti di alto profilo, tra cui il muftì Psikhachev e Tsipinov. Lo scopo: atterrire, terrorizzare la popolazione, dimostrare che l'amministrazione della repubblica, guidata dal presidente Arsen Kanokov non è in grado di tenere in mano la situazione.
Al di là della strategia, i fondamentalisti avevano anche specifici motivi di odio nei confronti dell'etnologo. Lo studioso era molto impegnato nel tentativo di far rivivere le tradizioni nazionali e il folklore circasso. In quest'opera, tuttavia, assegnava un ruolo assolutamente marginale all'Islam. Da qui l'accusa di "paganesimo" e la condanna da parte della corte della Sharia che, secondo Eurasia Daily Monitor, sarebbe alla base dell'uccisione dello studioso.
Nessun commento:
Posta un commento