mercoledì 25 agosto 2010

Caucaso sempre più rovente

News e racconti di sangue dall'instabile crocevia tra Europa e Asia:

APCOM/NUOVA EUROPA - 25 AGOSTO - Cinque militanti islamici, tra cui due leader ribelli, sono rimasti uccisi nella notte in un'operazione a Khasavyurt, in Daghestan, Caucaso russo. L'ha reso noto la polizia locale all'agenzia di stampa Interfax. "La polizia ha fermato un'auto a mezzanotte circa per un controllo. Dall'auto sono partiti colpi d'arma da fuoco. Tutti e cinque gli occupanti la vettura sono stati uccisi", ha spiegato un portavoce della polizia. Quattro dei cinque uccisi sono stati identificati. Per due di loro si può parlare di personalità importanti della rivolta islamica, di due "emiri". Si tratta di Khasan Daniyalov, considerato il leader dei ribelli a Khasavyurt, e di Yusup Suleimanov, conosciuto anche col soprannome di Shoip. Il Daghestan è stato trascinato negli ultimi anni nell'instabilità anche per la sua vicinanza con la Cecenia, epicentro del conflitto nel Caucaso Russo.



IL GIORNALE - 21 AGOSTO - Le forze di sicurezza russe hanno ucciso in Daghestan un leader ribelle sospettato di aver organizzato il doppio attentato del 29 marzo contro la metro di Mosca, in cui morirono 40 persone. Lo ha detto il Comitato nazionale antiterrorismo. Magomedali Vagabov è stato ucciso assieme ad altri quattro ribelli nel corso di uno scontro a fuoco con le forze di sicurezza, ha precisato il Comitato in un comunicato diffuso alle agenzie di stampa russe. Il doppio attentato contro il metro di Mosca, attribuito a donne kamikaze, aveva fatto 40 morti.




ANSA - 20 AGOSTO - Le forze di polizia russe hanno ucciso ieri notte quattro presunti ribelli islamici nel Daghestan, repubblica russa del Caucaso del nord. L'incidente nel distretto del villaggio di Khasaviurt, a un posto di blocco: fermati in due automobili per dei controlli, i quattro hanno aperto il fuoco, e la polizia ha risposto uccidendoli. Il Daghestan e tutto il Caucaso stanno subendo una nuova serie di violenze quotidiane, per un ritorno della guerriglia islamica nella regione russa dell'Asia.


EURONEWS - 18 AGOSTO - Due attentati a distanza di poche ore hanno riportato l’attenzione delle autorità russe sul Caucaso settentrionale. Un’auto è esplosa nella città di Piatigorsk, ferendo almeno 21 persone, di queste una è in gravi condizioni. La deflagrazione è avvenuta intorno alle 16, ora di punta per i locali intorno alla zona. Le autorità hanno avviato un’inchiesta per terrorismo, tentato omicidio e detenzione illegale di esplosivo, gli inquirenti non hanno dubbi che si sia trattato di un attentato. In mattinata in Ossezia del nord, un kamikaze si è fatto esplodere in un posto di blocco al confine con l’Inguscezia, uccidendo un agente. Il premier Putin, lo ricordiamo, a luglio ha annunciato un piano di rilancio economico che assicuri stabilità alla regione, ma tre quarti dei russi considerano la situazione ancora pericolosa.


REUTERS - 18 AGOSTO - L'Armenia ha detto oggi di avere raggiunto un accordo per estendere fino al 2044 la concessione di un'area sul proprio territorio per una base militare russa, rafforzando la presenza militare di Mosca nella regione d'importanza strategica. L'accordo sarà firmato durante la visita a Yerevan del presidente russo Dmitry Medvedev, che si terrà oggi e domani. Il ministro degli Esteri armeno Edward Nalbandian ha confermato l'estensione del contratto in un'intervista alla televisione Rossiya- 24. Aumenterà così per decenni la presenza militare russa in Armenia, principale alleato economico e diplomatico nella regione da cui passano le tubature che portano in Europa il petrolio e il gas dell'Asia centrale e del Caspio. L'esercito russo ha anche militari in due regioni separatiste della vicina Georgia, dove ha costruito delle basi militari in seguito alla guerra di cinque giorni combattuta nel 2008 contro i ribelli dell'Ossezia del sud.

REUTERS - 4 AGOSTO - Il ribelle ceceno Doku Umarov ha annunciato oggi in un video su Internet che continuerà ad essere a capo dei ribelli islamici nel Caucaso settentrionale russo, una retromarcia rispetto a quanto annunciato in precedenza. Umarov appare in un video pubblicato sul sito islamico non ufficiale www.kavkazcenter.com, che domenica aveva riportato che avrebbe abbandonato il ruolo per motivi di salute passando il testimone a Aslambek Vadalov. "Per come si stanno mettendo le cose nel Caucaso, ritengo impossibile lasciare l'incarico di Emiro del Caucaso", ha detto il barbuto leader islamico. "Inshallah (a Dio piacendo), questa dichiarazione cancella quella procedente", ha detto Umarov, le mani sulla canna di un Kalashnikov, aggiungendo di essere in buona salute.



Cl. Ri.

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