lunedì 2 agosto 2010

Pillole di guerriglia,sangue e distruzione...

Purtroppo il Caucaso è anche questo. Purtroppo è soprattutto questo, tensione, odio, distruzione, guerra di nervi e di sangue, tra uno stato , la madre Russia, dai metodi di governo spesso discutibili, e una serie di repubbliche etniche decise a opporre resistenza. Il Caucaso è una polveriera, una bomba a orologeria destinata sempre più a esplodere, una terra dimenticata dal mondo ma dall'inestimabile importanza geopolitica ed economica. Esecuzioni sommarie, sequestri di persona, torture, totale sfregio dei diritti civili: il governo di Mosca fa il bello e il cattivo tempo tra queste montagne, la gente che vive in questa striscia di terra ha deciso di difendersi e reagire con la sola arma a disposizione: la fede musulmana, che vuol dire anche integralismo islamico, jihad, liberazione dall'invasore russo di quello che un tempo fu l'Emirato del Caucaso.
Il quadro di feroce contrapposizione è reso ancor più pesante dalla feroce corruzione che anima le forze di polizia agli ordini di Putin. Infine, per chiudere questo allarmante puzzle, aggiungiamo le tensioni (per il momento sopite) tra le popolazioni delle varie repubbliche caucasiche, e persino tra i singoli clan familiari. In Daghestan, Cecenia, Inguscezia e in altre piccole regioni vige la regola del Far West.

Di seguito ecco la rassegna di alcuni orrori registrati dalle agenzie di stampa nell'ultimo mese:

ANSA.IT - 2 AGOSTO - 'Sono stanco': cosi' il capo della guerriglia islamica nel Caucaso russo, Umarov, ha annunciato nel web il proprio 'pensionamento'. L''emiro', che ha rivendicato il doppio attentato suicida che in marzo ha fatto 40 morti nella metro di Mosca, ha passato il testimone al piu' giovane Aslambek Vadalov, che nel video diffuso quasi non parla. Umarov, 46 anni, continuera' a combattere. Il presidente ceceno filorusso, Kadyrov, ha minimizzato ma gli attentati dei ribelli continuano.


APCOM/NUOVA EUROPA - 2 AGOSTO - Tre persone sono rimaste uccise e cinque ferite in una grossa sparatoria che ha avuto luogo in Daghestan, Caucaso russo. Lo scrive oggi l'agenzia di stampa Interfax. Circa 400 uomini sono rimasti coinvolti nel conflitto, che ha avuto luogo nella notte tra venerdì e sabato. Si sarebbe trattato di uno scontro tra gli abitanti del villaggio di Gergebel e di quello di Gikuni.


CORRIERE.IT - 29 LUGLIO - Le forze speciali russe hanno sventato un dirottamento aereo all'aeroporto Domodedovo di Mosca da parte di un uomo di 40 anni di Mineralnie Vodi, la località caucasica da dove proveniva il volo. Incolumi tutti i passeggeri, compreso il dirottatore che è stato fermato e in queste ore viene interrogato dalla polizia russa. Poco prima di essere catturato, aveva chiesto di poter parlare con i media e con le forze dell'ordine. Ancora ignoti i moventi del gesto. L'operazione coordinata dai servizi antiterroristici moscoviti è scattata nel primo pomeriggio. L'aereo era fermo sulla pista del principale aeroporto moscovita già da qualche ora. L'intero scalo era in stato di allarme. Le teste di cuoio sono intervenite utilizzando dei travestimenti. Si sono finti medici e con la scusa di portare soccorso ad alcuni dei passeggeri (a Domodedovo la temperatura superava i 38 gradi centigradi, in una giornata di afa record in tutta la Russia centrale) sono penetrati all'interno del velivolo mettendo in salvo le persone a bordo e ammanettando il responsabile del tentato dirottamento.



BLUEWIN.CH - 24 LUGLIO - Un ufficiale della polizia e' stato ucciso vicino alla dogana con l'Azerbaigian in una sparatoria. Un poliziotto della regione di Kisiuiurt e' stato ammazzato in un conflitto a fuoco, nel quale sono stati feriti per caso anche tre bambini.


REUTERS - 21 LUGLIO - Due guardie di sicurezza sono rimaste uccise oggi in un presunto "atto terroristico" quando un'esplosione ha coinvolto una centrale idroelettrica nella regione russa di Kabardino-Balkaria, nel nord del Caucaso. Lo riferiscono rappresentanti russi. La Russia sta tentando di contenere un aumento degli attacchi dei ribelli nelle province a maggioranza musulmana della parte meridionale del paese, dove è stato pianificato anche l'attentato alla metropolitana di Mosca, costato la vita ad almeno 40 persone.Una forte esplosione ha scosso un'area dell'impianto di Rushydro, uno dei principali produttori di energia idroelettrica del paese, nella località di Baksanskaya.I mezzi di comunicazione hanno citato il personale del ministero per le Emergenze, secondo cui sarebbero state necessarie oltre tre ore per contenere l'incendio che ha seguito l'esplosione."Secondo le informazioni preliminari, un atto terroristico è stato la causa dell'esplosione e dell'incendio. Due guardie sono morte, altre due sono state portate in ospedale", ha scritto Rushydro in una nota.



AGI/AFP - 15 LUGLIO - E’ stato identificato l’assassino della giornalista e militante per i diritti umani Natalia Estemirova, uccisa un anno fa in Inguscezia. Ad annunciarlo e’ stato il presidente russo, Dmitry Medvedev, in un incontro con la cancelliera tedesca Angela Merkel a Ekaterinburg. Rispondendo alla richiesta della Merkel di “raggiungere presto la verita’” sul delitto, il capo del Cremlino ha affermato che “il killer e’ stato identificato, e al momento gli inquirenti lavorano sul nome del mandante”. Medvedev ha spiegato che “l’indagine si svolge velocemente, ma in queste circostanze non esistono risultati altrettanto veloci, se il killer non e’ stato preso subito”.I parenti di Estemirova, assieme ai colleghi dell’organizzazione per i diritti umani ‘Memorial’, hanno sollevato dubbi sulle indagini per la morte della cronista, avvenuta il 15 luglio 2009 dopo il sequestro nella vicina citta’ cecena di Grozny. “Se all’inizio dell’indagine avevamo una speranza - ha detto il capo di ‘Memorial’, Oleg Orlov - ora la stiamo perdendo. Temiamo che il delitto non venga investigato realmente”.


APCOM/NUOVA EUROPA - 21 LUGLIO - I corpi di due giovani con ferite da arma da fuoco sono stati trovati nel villaggio di Kirovaul, distretto Kisil-Yurt nel Daghestan. I cadaveri a bordo di un'automobile sono stati esaminato solo dopo alcune ore, una volta effettuati i controlli di sicurezza. Le vittime erano cugini. Una delle vittime era un parente stretto di Bagautdin Magomedov (Kebedov), leader spirituale e ideologo degli estremisti religiosi in Daghestan e Cecenia. In base alle prime verifiche, i due giovani erano il figlio e nipote di Sakhrutdin Malikov, capo villaggio, ucciso il 14 luglio. Tuttavia, tale informazione non è stata confermata.

EURONEWS - 13 LUGLIO - Arrestate in Daghestan otto persone sospettate di preparare attentati suicidi nella Russia centrale. Sono state fermate in un’abitazione a Makhachkala, capitale dell’inquieta repubblica caucasica. Tra loro, anche sei donne, di cui quattro – con un’età compresa tra i quindici e i ventinove anni – risultano vedove di ribelli uccisi dalle autorità. I servizi di sicurezza russi dicono di aver intercettato le loro lettere di “addio” alle famiglie, in cui avrebbero espresso il desiderio di immolarsi. Il Daghestan, vicino alla Cecenia, da tempo è afflitto dagli scontri che oppongono i ribelli islamisti alle forze russe. Uno dei due uomini arrestati è sospettato di essere coinvolto negli attentati che lo scorso 29 marzo colpirono due stazioni della metropolitana di Mosca, provocando una quarantina di morti e oltre 120 feriti. Secondo i servizi di sicurezza russi avrebbe accompagnato nei luoghi degli attacchi le due donne kamikaze che si fecero esplodere.


Cl.Ri.


Nessun commento:

Posta un commento